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82 Arte italica.

forme, senza ornamenti, d’argilla grigia o brunastra, raramente scritti, prodotti di fabbriche locali. Una serie pur abbondante v’ha di vasi greci dipinti a figure nere in campo rosso, a figure rosse in campo nero, con rappresentazioni mitiche, eroiche, familiari 1.

2. Antichità di Marzabotto. — Altri monumenti etruschi d’un periodo di tempo e di civiltà in parte prossimo a quello della Certosa sono a Marzabotto, borgata poco lungi da Bologna, presso il corso del Reno, sulla via che per gli Appennini conduce a Pistoia. Ivi, a cominciare dall’anno 1865, si scoprirono molte tombe, ricche di bella suppellettile, sebbene già anticamente frugate e manomesse 2.

Le tombe sono di varie forme:

1.° Pozzi sepolcrali, scavati perpendicolarmente, di varia profondità, rivestiti di ciottoli a secco, salvo il fondo, che è scavato nel terreno (ved. Atl. cit., tav. XV); sono analoghi, quantunque maggiori, ai pozzi sepolcrali di Villanova, con gli scheletri ritti o rattrappiti, sopra i quali stavano ammucchiati ciottoli, e, insieme a tutto questo, vasi d’argilla e di bronzo, grandi urne fittili, poste nel fondo, oggetti di bronzo, cocci di vasi e di tegole, quantità d’ossa di animali.

  1. Per gli scavi della Certosa ved. specialmente l’opera dell’ing. A. Zannoni, Scavi della Certosa, descritti ed illustrati. Bologna, 1876; C. Conestabile, Compte rendu du Congrès, pag. 263; E. Brizio, Bollett. C. A., 1872, pag. 12 seg.; Monumenti archeologici della provincia di Bologna, 1881.
  2. Intorno a Marzabotto ved. C. Gozzadini, D'un'antica necropoli a Marzabotto, Bologna,. 1865; Nuove scoperte a Marzabotto, Bologna. 1870; C. Conestabile, Rapport sur la Necropole....in Compte rendu du Congrès...., pag. 242; cfr. G. Chierici, Antichità preromane della provincia di Reggio Emilia, in cui l'autore espone l'opinione, in parte dibattuta, che Marzabotto fosse un borgo abitato.