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Osservazioni generali intorno allo stile italico. 101

del Po e nel paese dei Veneti e degli Illirici in un periodo più tardo delle necropoli bolognesi, e quando si era già svolta nelle regioni settentrionali la prima civiltà italica.

Questo è confermato dal Ghirardini col fatto che “abbondano nella zona austriaca gli esemplari delle situle figurate, appartenenti ad un tempo in cui si era svolta questa maniera di decorazione, che nel fiorire della pura civiltà di Villanova è sempre ignota„ (op. cit., col. 227-228). Il primo grande centro di produzione delle situle fu Bologna, il secondo Este, il terzo più specialmente Santa Lucia nell’Istria.

Il Ghirardini però non vuole assolutamente escludere la possibilità di un primitivo contatto per via di terra fra Greci e Italici nel periodo anteriore al definitivo stabilirsi d’entrambi i popoli nelle loro sedi rispettive, ma, per lo meno per la propagazione della situla, egli non crede finora di poter ammettere questa opinione, che forse per altri oggetti in parte non è del tutto da escludere, o per lo meno non è da tener collaterale e contemporanea alle altre, che sostengono le relazioni fra i popoli per via di mare.


APPENDICE VIII.

Osservazioni intorno ai Pelasgi e ai loro monumenti.


Recentemente si riaccese la disputa sulla provenienza e sulla diffusione dell’elemento pelasgico nell’Italia preistorica e protostorica, e si interessò vivamente il Ministero dell’Istruzione perchè si facessero ricerche e si stabilissero scavi sistematici nelle regioni che dai ruderi rimasti si arguisse fossero occupate dai Pelasgi.

Il ch. Brizio, nel suo riassunto etnografico intorno ai popoli dell’Italia antichissima, intitolato Epoca preistorica della Storia d’Italia (edita dal Vallardi, p. IV), sobriamente così riassume il risultato delle indagini intorno ai Pelasgi:

"Opere architettoniche, le quali presentano taluni punti di contatto con quelle etrusche, ma serbano una impronta anche più arcaica, sono le mura poligonali esistenti nelle parti montuose e meridionali del Lazio, occupate poscia dalle forti popolazioni degli Ernici e dei Volsci.

"Una tradizione antica le attribuiva ai Pelasgi d’Italia, respingendone la costruzione ad un millennio circa avanti Cristo. Alcuni critici moderni, rifiutando un’antichità così veneranda, le giudicarono posteriori, e di più secoli, alla fondazione di Roma.