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280 Arte romana.

tentarono una ultima infelice sollevazione contro il dominio di Roma. Soggiornando l’imperatore nell’Egitto, Antinoo, il bellissimo suo favorito, annegò nel Nilo; fu divinizzato e nuovi templi ed una città intera, di stile greco, Antinoopoli, gli fu eretta in Egitto. Mai il mondo non vide una più alacre attività di costruzioni, una più ricca floridezza d’ornamenti; mai gli artisti ebbero un più potente e più amoroso fautore1. L’arte greca dalla mano d’Adriano era ricondotta a riabbellire le greche città, che, da lungo tempo decadute e impoverite, languivano; l’arte greca rinnovata dalla forza romana si distese fino agli ultimi termini dell’Impero, come fattrice di civiltà, nella florida pace mantenuta dal governo d’un principe intelligente e forte.


VI. I monumenti degli Antonini e dopo gli Antonini.

Tanto fervore d’operosità presto s’allentò sotto gli Antonini, che per massima parte s’accontentarono di restorare gli edificî danneggiati da incendî o da altri disastri. Pure un bell’edifizio abbiamo del tempo d’Antonino Pio, successore di Adriano, ed è il tempio che, eretto in onore della moglie sua Faustina, il Senato poi dedicò al nome anche dell’imperatore, dicendolo d’Antonino e Faustina; di esso ancor oggi rimane parte del muro della cella e il pronao con belle colonne, che racchiudono la chiesa di S. Lorenzo in Miranda (ved. tavola 66)2. Il tempio era esastilo, d’ottimo stile corinzio, con ricca eleganza d’ornamenti; sull’ar-

  1. Ved. Ch. Lucas, L’émpéreur-architecte Adrien, Parigi, 1869.
  2. Ved. Borsari, Topografia di Roma antica, cit., pag. 211. Una delle opere più importanti nei lavori d’escavo del Foro Ro-