Pagina:Tre croci.djvu/25

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se le immaginava più buone e più saporite di quante ne aveva mangiate durante tutta la sua vita. Quasi gli venivano le lagrime, perchè si trovava senza denaro in tasca. Ma decise di supplicare il fratello, perchè glie le comprasse.

In bottega non c’era più il signor Valentini; ed egli disse a Giulio:

— Che voleva quel vagabondo? Quando viene in bottega, un’altra volta, lo prendo a calci nei ginocchi.

— Che t’ha fatto di male? — gli chiese Giulio, ridendo.

— Toh! C’è bisogno che mi faccia qualche cosa di male? Non lo posso nè vedere nè sopportare: ecco quel che mi ha fatto!

— Tu non puoi vedere nessuno. Sei mezzo matto! Già, non saresti della nostra razza!

Allora, Niccolò gli strinse un braccio e gli disse, dopo aver fatto scricchiare i denti, come un ragazzo che non può più contenersi:

— Giulio, Giulio mio! Ho visto certe mele e certe pere che... se le potessi as-