Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/214

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E tanto più è probabile il buon Governo del Rè Teodorico, quanto che, come si cava da Sidonio, gli fù Consiglier, e Secretario Leone, che poi divenne Sommo Pontefice di tanta dottrina, e santità. [Opinione notabile circa S. Leone.] Ciò però non và senza implicanza; perche il Papa S. Leone primo fù quello, che in Pontifical maestà andato incontro ad Attila Re degli Hunni con eloquenza di Cielo dissuase quel Barbaro, per altro inessorabile, dal Sacco, e flagello di Roma; & il Rè Teodorico fù doppo Attila. Sia communque, questo si hà, che il Governo à Trento fosse degno del Re Teodorico: si come indegno quel de gli altri Goti. A riserva però di Rithimero Capitan Goto di gran valore, quale, avanti Teodorico, si tenne al governo di Trento, e difese bravamente lo stato da altri Barbari, come si dirà. [Armi prohibite dal Rè Teodorico.] Questo essendo anche notabile dello stesso Re Teodorico, che sotto di lui come nota il Biondo non potero li sudditi d’Italia portar Armi di sorte, tutte facendole egli levar dalle Case; e ciò à fine, quella Natione per altro agguerrita, e prode, resa del tutto inerme, divenisse anche imbelle, e per conseguenza inatta à sottrarsi dal Dominio Gotico. Quindi nel di lui Essercito non s’ammetteva alcun Soldato Italiano, ò altro Armigero. Politica di Stato questa assai buona, se non fosse tirannica in prohibir l’uso dell’Armi, ch’è tanto nobile (parlo del militare). Meno però barbara inventione di quella trovata doppo da Maometto in prohibir l’uso delle Lettere, ch’è tanto degno.