Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/276

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[Galli dan il guasto al Trentino.] glioin Città, lascia andar à Sacco il Territorio; come segue principalmente in Val di Lagaro, e in Lungo d’Adice, manomettendosi molti forti Castelli, e grossi Villaggi.

[Vescovo di Trento in Francia.] Agnello, all’hora Vescovo di Trento, di cui facessimo già mentione, ottien, per via di danaro, resti intatto Castel Verruca in Dos Trento. Sin che alla fine partito l’hostil Essercito, e seguita la Pace co’l mezzo del Duca Ennio successor d’Evino, che à tal’effetto per il Rè Agilulfo andò Ambasciator in Francia; il medemo Vescovo Agnello Legato parimente in Francia redimè molti di que’ Cattivi; e ciò circa l’anno di CHRISTO 591.

[Guerra, e sconfitta de’ Galli.] Scrive Pincio d’altra Guerra contro i Franchi seguita nel Trentino sotto il Rè de’ Longobardi Grimoaldo. [Riva come denominata.] E fù all’hora, che per la strage horribile fattasi trà i due Esserciti con la sconfitta de’ Galli, Riva, Luogo celebre presso Benaco prese nome dal Rivo di sangue hostile, che colà scorse: là dove per avanti credo, si chiamasse Riva dall’esser Ripa.

[Trento assediato, e da chi.] Guerra anche notabile fù quella del Rè Bertarito, che assediò Trento contro il Duca Alachi ribellato; il qual, come ch’era di cuor pugnace, e fello, in vece d’arrendersi al proprio Rè, fatta d’improviso una terribil sortita, ruppe il Campo, e costrinse Bertarito alla fuga. Per il che, accesi di sdegno li Longobardi, furono per vendicar’ un tale scorno co’ l’Eccidio totale della Città: se non