Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/328

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mondo, e particolare in Roma.

L’anno 254. fù Pestilenza horribile universale à tutti i Paesi del mondo: più però in Egitto, che altrove.

[Cosa notabile à Trento d’un Terremoto.] L’anno 369. per un Terremoto grandissimo, che fù nel mondo, sconvolgendosi li Fiumi, e fino il Mare, à Trento l’Adice, solito prima scorrere à piè di Castello alle falde di Dos Trent, over à tergo, come si cava da contrasegni, & osservationi, si ditornò, e prese il corso, che hà al presente, costituendo la Penisola di S. Lorenzo, e da tal terremoto nacquero le rovine di Marco in Val di Lagaro, per causa ò d’una Città distrutta, ò d’un monte diroccato, com’è più probabile.

L’anno circa 410. memorabile per la morte di S. Vigilio Vescovo di Trento martirizato in Val Rendena, come si disse.

L’anno 452. vennero più Terremoti. Il Cielo in Aquilone si fè rosso, come di fuoco, tramischiatevi certe linee in forma d’Haste. La Luna si offuscò, & apparve anche una Cometa. Il tutto presago dell’invasione d’Atila, che all’hora seguì.

L’anno 584. seguì à Trento inondatione d’Adice furiosa, dalla quale, oltre i danni grandi nacquero Tuoni horribili in Ottobre. Danno parimente 590. inondò l’Adice à segno, che Verona rimase senza mura in gran parte, e Trento fù in pericolo di restar sommerso; indi poscia segui una gran Peste.

L’anno circa 600. regnò una sì gran siccità, che