Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/446

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442 Trento

senza quì toccar per hora tutti li contorni di Trento, visitarò nel Borgo detto Piè di Castello l’Abbatial Parochia di Sant’Apollinare, assai notabile.

[Chiesa di Sant’Apollinare di Trento, e suo essere.] Questa è Chiesa così antica, che non se n’ha contezza precisamente: ma si tiene ò haver servito avanti la venuta di CHRISTO, per Tempio d’Apolline, ò essere una delle prime Chiese fabricate al tempo di Sant’Hermagora. In Sacristia v’è memoria d’un Imperator Carlo; e fuori del Choro si legge in Pietra quest’Inscrittione: Faustinæ Augustæ DD. essendo poi sù la Porta della Chiesa una parte d’Idolo. Altre Pietre vi stavano d’antichità anche più singolari: ma son’andate via, non è gran tempo, ne quì restano, che le Vestigia.

[Prepositura del Duomo a Trento come venuta.] Fà mentione dell’Abbatia di Sant’Apollinare di Trento Pace Giordano, che la registra con le altre. Vi fù altre volte un Convento di Monaci Benedittini, che vi dominavano con ample rendite, e tenevano trà l’altre Chiese le due vicine di S. Lorenzo, e di S. Nicolò. Partiti, per condegne Cause i Monaci, si ridusse in Prepositura con titolo di seconda Dignità della Catedrale; e ne hà il Ius præsentandi L’Arciduca d’Austria, e Conte del Tirolo. Serve Sant’Apollinare di Parochia, e Chiesa Matrice à questo Borgo, e di lui pertinenze.

In entrando in Chiesa à destra della gran Porta, dove stà la Figura Gigantesca d’un S. Christoforo vedesi il Deposito d’uno de gli antichi Abbati, come appar dall’Effigie senz’altro nome. In Chiesa stà sepolto il Canonico Preposito Giovanni Cavaleri, già Pievano in Eppen. Huomo degno per