Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/502

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498 Trento.

dall’Italia; e in questa su’l tenere di Lombardia, ò Marca Trevisana, intavolandolo con le loro Mappe, come più vogliono promiscuamente non meno nella Germania. Nel che io, per isfuggir’ lunghezza, & controversia, mi riporto alla Distintione già data, parlando del sito geografico della Città, e di lei Clima.

[Trentin Vescovato e suoi confini.] Hor il Trentino, à prendere tutto lo Spirituale, ò sia Diocesi, confina da Levante co’l Vescovato di Feltre, e di Padova; à Ponente con quel di Brescia; à Ostro con quel di Verona; à settentrione con quel di Brescianone, e v’ha parte ne’ confini anco quel di Coira, verso cioè il Tratto Merano, e Val Venosta. Così, quanto all’ampiezza, che sarà il primo Tema proposto per ordine di brevità, il Trentino Vescovato si stende circa 100. miglia Italiani in longitudine, circa 80 in latitudine, come mette anco nelle sue Relationi geografiche il Botero.

[Principato di Trento, qual fosse già.] E riducendomi dalla Diocese al Territorio Temporale del Vescovato, questo, che, già tempo, era quanto il Dominio Spirituale, e comprendeva in se Bolgiano ancora, & Rovereto, hoggi per Cause, che quì non tocco, si trova notabilmente abbreviato in lunghezza, & anche in larghezza, rispetto massime à Val Venosta, donata dall’Imperator Corrado II. al Vescovo di Trento: ben che in dubbio se posseduta. Si che, stando le cose, come stanno, abbraccia il Trentin Principato nel suo ambito dieci Valli considerabili, che sono: