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592 | Trento. |
Aloisio Baldironi, si come in Lettere s’annovera un Daniel Zeno, fù Vescovo, e Prencipe di Brescianone.
[Etimologia di Val di Fiemme.] Quanto al Nome di questa Valle, fù chi disse Val di Fiemme, quasi Val di Fiume, in riguardo à i varij Rivi, ò Fiumicelli, che vi trascorrono. Altri dissero Val di Fiemme, quasi Val di Fiamme, per i tanti Legnami, che vi si fan’, anche di Fuoco, ò pure per la Vena Solfurea, che vi si tien’ esca di Fiamme. E vi fù chi disse Val di Fiemme, quasi Val di Flemme, atteso il Paese tendente al Freddo, fecondo d’Acque, senza produr Vino; e in conseguenza soggetto à humor flemmatico. Sia com’è; Val di Fiemme in Latino chiamasi Flemmarum Vallis: Voci, che appresso di me tanto vagliono, quanto vogliono.
[Val di Ledro, e suo essere.] La Val di Leder, ò Ledro, che altrove si toccò, resta quì dirsi, per un sito, com’è, proteso circa 7. miglia, buona parte fertile di Grano, e Fieni singolarmente. Vi stanno sotto una Pieve diversi Villaggi sparsi con popolatione assai notabile. Le Genti il più attendono ad allevar Mandre con tal riuscita, massime i Vitelli, che questi non cedono à quei dell’Helvetia; e ciò in riguardo à i Pascoli di Ledro qualificati. Vi sono Luoghi proprij di Caccia, e Laghi di Pesca, ne mancano Frutti, almen tardivi: si come, à causa del Clima, non vi regnan Viti. L’aria vi riesce sana, e godibile in Està, come non meno l’Acqua, che vi scorre. Si tien’essere in questa Valle alcuna Miniera di Ferro, e intesi, essersene fatto il saggio: ma fin’ hor non s’attende à scavarsi. E rac-