Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/102

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buon numero di onorate famiglie e doviziose. Scorgesi tra questi molta attività, e la gara che gli anima è passione di emuli e non di rivali. Vivono in concordia non solo col Clero, che amano e rispettano, ma ben anche coll’alta nobiltà che onorano, perchè questa, generalmente parlando, è, come già notammo, umana e cortese, e non ha la boria e le pretensioni che attirano a questo corpo l’odio e il disprezzo delle altre classi di cittadini, in qualche paese meno felice del nostro.

Abbiamo artisti, o, come altri dicono, Artigiani d’ogni maniera, e tra questi alcuni assai valenti. E se i giovani si persuaderanno che per sapere bene un’arte, o un mestiere, ci vuole tempo molto, e molta assiduità e diligenza nel lavoro, e che ognuno si vale più volentieri di un artista morigerato che ha qualche fiorino tra le mani, che di un discolo sul quale non si può fare conto, e che non può lavorare se non è pagato innanzi tempo, Trento, abbondando il paese di belli genj, potrà in breve gloriarsi de’ suoi artigiani. Ma bisognerebbe che i ricchi, a fine di dare incoraggiamento sì alle arti che alla mercatura, da cui trarrebbono utilità eglino primi, comperassero i materiali dai nostri mercadanti,