Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/18

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che introducono nel ricinto del palazzo, poste nel lato rivolto verso la città; e se meschina è la porticella per cui si ascende nell’interno dell’abitazione, e la scala non conveniente alla vastità dell’edifizio, questo è perchè non si è che in parte eseguito il concetto del palazzo. Il principale ingresso doveva essere da quella parte dov’è la bellissima porta per ciò appunto detta del Vescovo. Certamente il gusto e l’accorgimento dell’architetto s’appalesa sì nelle belle proporzioni delle camere, de’ loggiati e delle sale, che nella varietà delle forme di esse, e nella diversa configurazione delle vôlte, e dei compartimenti dei lacunari, quali appunto quivi si ammirano.

Mirabilissimi affreschi del Romanino, di Giulio Romano, del Brusasorci e d’altri valenti si veggono qua e colà spiccare tuttavia dalle vôlte e dall’alto delle pareti come pochi avanzi di un grande naufragio. Geme l’animo all’aspetto della passata devastazione, la quale si presenta maggiore come più s’inoltra il passo negl’interni penetrali, incitati dal desiderio di pur vedere qualche resto di una magnificenza che avea pochi pari. Lewald non seppe dir altro di questo castello se non che è interamente decaduto, ed ha però un aspetto