Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/22

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Ricci, detto il Brusasorci, e la casa appartiene al Conte Cloz, che promise a noi di far nettare dalla polvere quelle bellissime dipinture. Vedesi nello spazio maggiore una battaglia, e al basso la bella Spagnuola che Scipione ridona al di lei amatore. Sfregio a questi dipinti, se vero è che la decenza dee preferirsi ad ogni cosa, è la nudità della donzella.

Contrada di San Pietro e Contrada Lunga sono le due altre vie che fanno capo al Cantone. La prima, che porta a mezzodì, è assai frequentata per le molte botteghe che vi sono di mercadanti ed artisti. La chiesa parrocchiale di San Pietro ha nell’interno belle colonne e marmorei altari. La cappella di San Simonino, posta presso al presbitero, acquistò celebrità per le circostanze che accompagnarono l’istoria del Santo, di cui ivi conservasi il corpo. Nell’anno 1475 si trovò in Trento il cadavere di un fanciullo di circa anni due e mezzo di età, ferito e mutilato. Era il corpo di Simone, figlio di un onesto cittadino. Sospettossi che gli uccisori potessero essere stati Ebrei, perchè di quei tempi erano i miseri dal fanatismo indotti a commettere simili delitti. Catturatine alcuni, furono rinvenuti nelle