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dottrina dogmatica e morale esposta dai Padri del Concilio Tridentino; tutta la Chiesa accettò ed eseguì, con poche locali eccezioni suggerite dalla prudenza, i salutari decreti di riforma. Nel dogma e nella morale non si cangiò od innovò nulla, perchè gli uomini non possono a quello che Dio rivelò aggiungere o levar sillaba; anzi i canoni tutti, sì in questo Concilio, come negli altri, in ogni tempo si fecero per dannare i novatori: nella disciplina sonosi fatti molti cangiamenti e molte innovazioni, per le quali i costumi del clero e del popolo si corressero, e migliorarono di molto. Che importa mai che molti de’ prelati fossero molli avari ambiziosi? Eglino, col fare i decreti di riforma che pur dovettero fare, dannarono sè stessi, e la Chiesa tutta danna ancor oggi ed essi e i loro simili. Per chi ha sano intendimento è questa una prova novella che Quegli il quale disse agli Apostoli e ai loro successori: Ego vobiscum sum usque ad consummationem sæculi, obbliga, onnipotente qual è, ad insegnare la verità e a volere il buon costume il Corpo unito de’ Vescovi, anche quando molti di loro amano poco l’una e meno l’altro.

Da Santa Maria a piazza del Duomo arri-