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della città, che se ne gloria come di un suo bello ornamento. Il palazzo pretorio fu anticamente, almeno in parte, episcopio; ciò leggesi anche in una iscrizione appesa dal Vescovo Principe Sigismondo Alfonso di Thunn alla facciata che guarda su la piazza. Su questa piazza si dà, la sera della festa di S. Vigilio, protettore della Diocesi, spettacolo di fuochi artificiali, al quale accorre ogn’anno da tutte le parti gran folla di gente.

Del Duomo dice Lewald: È un bello edifizio gotico. Ed aggiungendo ch’è dedicato a S. Vigilio, vescovo e martire nostro, ciò ch’è vero, non ha potuto a meno di cacciarvi dentro una maligna bugía, affermando che Vigilio perì per mano del carnefice, quando sapeva che fu lapidato dai rustici di una delle nostre valli, cui il santo uomo annunziava la lieta novella. Ma intorno all’edifizio udiamo quello che ne dice Vantini.

Il Duomo, o chiesa cattedrale di Trento, presenta, nella sua elevazione esteriore, un monumento pregevolissimo dell’architettura italiana all’uscire del secolo decimoterzo. Le cronache notano come sul finire del quarto secolo S. Vigilio vescovo fabbricasse una chiesa ai Santi Gervasio e Protasio là dove al pre-