Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/49

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sta innanzi alla porta, e si vedrà appartenere al secolo decimoquinto, come ne fanno fede i capitelli delle colonne di fronte, e gli ornamenti della soprastante cimasa. Questo portico è formato di ruderi dell’antico edifizio, come sarebbe il leone, il cui dosso fu goffamente incavato per appoggiarvi l’attuale colonna, e come sono i capitelli che veggonsi più presso alla porta. Finalmente osservando il campanile nella sua parte più eminente, ed il tamburo della cupola, si presenta un lavoro del secolo decimosesto. E in fatti è noto che amendue queste parti del tempio s’innalzarono sotto gli auspicj del nostro munificentissimo vescovo principe Clesio. La cupola, tutta di rosso marmo costrutta, è, chi ben considera, una maraviglia dell’arte in ogni senso.

Procedendo nell’interno del tempio ne duole dover osservare com’esso è soggiaciuto a quella malnata tendenza di voler rimodernare l’antico invalso ne’ due secoli che precessero il nostro, e che non ancora potè sradicarsi col gridare dei più assennati. Veggonsi le antiche oscure pareti discordare sconciamente coi moderni bianchi intonachi delle vôlte, resi più ingrati dalle ammanierate pitture di cui fu-