Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/78

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tici del Camposanto, il palazzo delle Albere, la bella cascata di Sardagna e le sottoposte colline. Da tutte le parti alte e lontane montagne, che il lungo corso dei secoli non potè spogliare della virtù di rinverdirsi la primavera, e che coll’aspetto autorevole di vetustà remotissima pare che dir ci vogliano: Noi vedemmo gran cose che voi ignorerete per sempre! noi ci staremo qui ancora per molti secoli immote, e voi, agitati da tormentose passioni, andrete presto sotterra!

Tra viali formati da lunghe file di italici pioppi, luogo di pubblico passeggio, si rientra in città.

Il terzo viaggio ne conduce di là dell’Adige pel ponte di San Lorenzo. Ivi, a destra, è un fabbricato, che fu convento prima di Benedettini e poi di Domenicani, ai quali cedettero quelli il luogo, ricoverandosi nella vicina terra di Piè di Castello, ivi appunto, dove al presente abita il Pastor d’anime, ed era allora Abbate di San Lorenzo il benedettino Fra Bartolommeo da Trento, del quale esistono inediti pregevoli scritti. Ora la fabbrica è Casa di ricovero e d’industria per gl’indigenti non atti a lungo travaglio, e per altra gente bisognosa, o poco amica del la-