Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/80

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che ivi erano, un erudito libretto, ch’è assai raro, e che dovrebbesi ad onor dell’autore e della patria divulgar ristampandolo. Più ampiamente però, e certo con non minore erudizione, trattò queste materie il conte Benedetto Giovanelli nel suo libro: Trento città de’ Rezj e colonia romana. La immagine di Sant’Apollinare, ornata di cornice marmorea sul muro che guarda al maggior altare in questa chiesa, è dipinto antico di valente autore.

Veduta la Filanda dei signori Tabacchi, non lontana dalla chiesa, dee il viaggiatore decidere se vuol fare una lunga corsa per Buco di Vella a vedere nuovo paese, o se ama meglio di salire sul vicino monte per recarsi alla terra di Sardagna, o se gli piace più di portarsi a vedere da presso la cascata che da Sardagna discende, o se preferisce di trasferirsi a conoscere in altro luogo un’amenissima villa.

Questa villa è Margone, possedimento della nobile famiglia Lupis, il quale appartenne un tempo a quel Fugger che faceva edificare il palazzo Zambelli in città. Si va in già lungo la sponda dell’Adige, ed ascendesi alla villetta Pisavaca, dove fu ne’ secoli andati un castello del medesimo nome; di là si passa a