Pagina:Trionfo e Danza della Morte.djvu/66

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d’andare alla caccia tenendo nella sinistra il falco e nella destra un vaso mortuario detto doglio: sotto i suoi piedi si vedono morte varie persone d’ogni sesso, età, e condizione. Alla destra del marmo sta ritto in piedi un uomo in abito da mercante, che versa un sacco di denari sopra una pietra quadrilunga, sul cui prospetto si legge la seguente iscrizione in antico stile ed a caratteri gotici in uso a quei tempi:


eo . so . la . morte . che . chacio .
sopera . voi . iente . monedana .
la . malata . ela . sana .
di . e . notte . la . perchacio .
non . gia . nesvno . inetana .
p . scampare . dal . mio . laczio .
che . tvcto . lo mvndo . abraczio .
e . tvcta . la . gente . vmana .
perche . nessvno . se . conforta .
ma . prenda . spavento .
ch . eo . per . comadamento .
de . prendere . a . chi . ven . la sorte .
siave . castigamento .
qvesta . figvra . de . morte .
e . pensa . vie . de . fare . forte .
in . via . de . salvamento .


Dalla bocca del mercante esce un cartello nel quale si legge:

tvto . te . volio . dare . se . me . lasi . scampare .


E dalla bocca della morte esce del pari un altro cartello:

se tv me potesse dare quanto se pote ademandare no te scampare la morte se te vene la sorte.

All’intorno del marmo poi si legge:

+ mille lavde faczio a dio patre e ala santa trinitate che dve volte me aveno scampato e tvcti li altri fore annegate francischino fvi de prignale feci fare qvesta memoria ale M.CCC.LXI de lo mese de avgvsto XIIII indicionis.