Pagina:Trionfo e Danza della Morte.djvu/71

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Ilz ont avoir argent et sont riches et compli
Ilz ne ler chal neant de moy gue ci porri.

Mia moglie, i miei figli, i miei parenti, i miei amici, perchè sarebbero dolenti, perchè verrebbero qui? Posseggono averi ed argenti, sono ricchi e compiti; a loro non cale niente di me che qui imputridisco.

Ma sviluppando in altri sedici versi lo stesso pensiero, l’anima dice che gli eredi non darebbero due giornate di prato per cavarlo di pena; il corpo afferma che non darebbero due denari. Ed ecco come i morti fanno l’orazione funebre ai vivi. E ben potea farla questo morto, poichè impariamo che vivendo esercitava la professione d’avvocato.

L’anima. Una volta fosti ottimo avvocato, sapevi le leggi, i decreti, il diritto; ma non ti sapesti difendere nè dalla morte, nè dalla corruzione, nè dai vermi.

Il corpo.

Bien sai gue drois et lois soloie bien entendre
Par devant dux et rois une cause entreprendre
Or m’a voli la mors de si gref plait enprandre
Que ci griefement ma mors gue ne me puis defendre.

Ben so che diritto e leggi io solea ben capire e innanzi a duchi e regi intraprender cause; ora la morte m’ha impigliato in una lite così dura, così gravemente m’ha morso, che non mi posso difendere.

L’anima. Perchè non appelli al re di Francia, perchè non chiedi la revisione al duca di Borgogna, principi di gran potenza, che riparino a tuo favore la sentenza della morte?

Questo amaro sarcasmo non meritava risposta, e la risposta che fece quel dabben’uomo del corpo non merita d’essere ricordata.

Ora veniamo al merito.

L’anima. Dunque perchè vivendo fosti così malvagio, che non temesti Dio nè la morte, perciò hai meritato la condanna e fosti più peccatore di me.

Il corpo. Non merito tanto disprezzo, malvagia anima, come tu; imperocchè Dio ti aveva invero dato e amore e virtù; ma tu non mi