Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/305

Da Wikisource.

— 297 —


tradirla, e acconsento purché mi conceda di staro io stesso qui vicino nel bosco ond’essere pronto in caso di bisogno.

— A questa condizione non accetto io; so nuotare benissimo e non mi occorre alcuna sorveglianza.

Il giovane la guardò, di sfuggita, ma con un tale sguardo ch’ella dovette abbassare gli occhi, indi concluse con dolce risolutezza:

— Allora non ne facciamo nulla.

Poi, vedendo che Manuela taceva, soggiunse con voce bassa, un po’ velata dallo sforzo:

— Non ne facciamo nulla nemmeno della sua cura, nulla! Se il paziente non s’affida al medico, se non esiste un po’ di confidente abbandono, noi dobbiamo agire a tentoni, alla cieca.....

La fanciulla sospirò, senza rispondere, molto annoiata. Ella si appoggiava sempre al suo albero con un vago atteggiamento di sfida, ed egli prosegui senza più porvi mente:

— Oh! s’ella potesse penetrare nei segreti della nostra professione, nelle brame ardenti che destano in noi i nostri ammalati e nelle mortali angoscio che ci cagionano, forse non si conterrebbe così. Io ho abbracciato questa vita di sacrifizio, non sorrida! con tutto l’entusiasmo della mia fidente giovinezza, pensando che la sola mia volontà dovesse bastarmi per raggiungere lo scopo; m’avvidi poi che senza la valida contribuzione degli infermi non possiamo riescire a buon fine, perchè in fondo