Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/332

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dico di accenderli sulla terrazza. I bagnanti, avidi di distrazioni, vi salirono quasi tatti e Bose li seguì, quasi inconsciamente, sempre portato dalla solita magìa. Ma era triste e si ritrasse in fondo alla spianata per essere solo. Egli stava svoltando da una macchia di sempreverdi, quando scorse, appoggiata ad un muricciolo donde spaziava lontano la vista nella penombra notturna, la sottile figura di Manuela. Voleva tornare indietro, ma ella si volse allo scricchiolare della sabbia, lo riconobbe e lo chiamò.

— Dottore! — diss’ella stendendogli la mano. — Noi fuggiamo entrambi la società. Sono ben lieta di trovarla in flagrante delitto di misantropia!

La precoce e amara esperienza della vita dava sempre a Manuela un senso d’altera sicurezza quando si trovava cogli uomini, anche con giovani, ma nessuno era riescito a destare in lei la serena fiducia che Rose le aveva ispirato, dopo quel confidente colloquio, e che si sforzava anche di dimostrargli in compenso degli antichi sgarbi. Rose era il medico, il consigliere, l’amico ormai, ma certamente Manuela non aveva mai pensato ch’egli potesse diventare qualche cosa di più per lei, nè provare alcun altro sentimento fuori di quella sua amorevole pietà.

Ella s’appoggiò di nuovo al muricciolo. Era una notte stellata molto chiara, ma senza luna. Una fragranza acuta di caprifoglio e di gelso-