Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/364

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umane, trionfava anche nel suo animo travagliato da quell’unico invincibile amore e lo confortava come confortano sempre nella loro aspra voluttà le virtù di coloro che sanno affrontare il sacrifizio senza paura.


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Quando le signore Aparia partirono dallo stabilimento, Manuela poteva dirsi quasi guarita. La sua giovinezza rifioriva gioconda e colla riconquistata salute del corpo anche lo spirito si ritemprava nel più giusto equilibrio.

Il giorno dell’addio, Rose rimase, in apparenza, affatto tranquillo, quasi impassibile. Montemagno aveva fissato di partire alla stess’ora: tutto lo confermava nel suo convincimento. Fu con un’impressione di sollievo strano, crudele, ch’egli li vide allontanarsi nella stessa carrozza lungo la via di Biella, e sparire nell’ombrosa vallata. Con Manuela si dileguava ormai per lui ogni incanto da quei luoghi che aveva tanto amati, ma come la sua forza di dissimulazione era presso ad esaurirsi dinanzi alla visione tormentosa di quel nascente amore, così la sua nativa alterezza diveniva quasi ribelle all’irresistibile impero del sentimento.

Egli tornò al lavoro con lena febbrile, studiando di annientarsi nell’esercizio del bene: nessuno lo vide mai così sollecito, così benefico e oblioso di sè stesso per gli altri.

Molti mesi trascorsero, e cessato l’impegno allo