Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/373

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— È una trovatella... — spiegò in francese il medico dell’ospedale e non sa rassegnarsi al suo destino.

Rose prese una mano della piccola malata e si chinò a baciarla in fronte, sui riccioli bruni. La fanciulletta derelitta gli parve sciogliere in quel momento l’enigma del suo destino: disperdere le inutili preoccupazioni del proprio essere, nell’infinito, nell’immenso mare della carità.

Compenetrato da quell’idea e tranquillissimo ormai, il giovane uscì dalla clinica, andò a portare un biglietto di scusa al palazzo Aparia e un altro all’albergo ove alloggiava Montemagno, poi prese il primo treno e partì da Firenze per tornare al lavoro, al sacrifizio, per lui solo elemento di pace.