Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/394

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pava un vasto terreno diviso a riparti secondo le famiglie e le gradazioni delle tinte. V’erano tutte le rose, dalle specie primitive alle ultime creazioni tedesche, francesi, americane, dalle bianche di Damasco, dalle odorose centifoglie, dalle dorate cappuccine alle splendide ibride, alle graziose poliante, alle fragrantissime thee di Dickson, di Pernet·Ducher, di Soupert e Notting.

Il viale era fiancheggiato da due file d’alberelli coronati da un ciuffo di fiori e legati fra loro da eleganti festoni di Setina e dentro, nel campo, le rose a mazzi, a cespugli, a cascatelle sembravano abbandonarsi ad una pazza gioia primaverile, diffondendo i loro svariati profumi nell’aria molle di maggio, offrendo al sole la purezza delle loro corolle candide o giallognole, l’ardore delle loro tinte ranciate, vermiglie o sanguigne, tutta la gloria della loro poetica bellezza.

— Ecco le rose thee, seicento specie .. — disse la fanciulla, entrando in una sezione a parte e cominciando a recidere ella stessa i fiori più belli. Prima di disporli nel canestro dal lungo manico che il giardiniere aveva preso seco, ella si volgeva, di quando in quando, verso il giovine signore, li porgeva con qualche commento alla sua ammirazione.

The Puritan.... sente questo strano odore di magnolia?.... l’antica e sempre pregiata Niphetos dal lungo bottone di neve.... la Duchesse d’Auerstädt, una delle più simpatiche rose mono-