Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 87 — |
Ma la coscienza sottile di Natalia era turbata anche per quei ritrovi da un grave cruccio : il silenzio assoluto che Lodovico l’aveva costretta a serbare verso sua madre.
Qualche volta ella si faceva perfino uno scru- polo d’ascoltare le ardenti parole del giovine, ma la sua volontà s’indeboliva dinanzi a quella deli- ziosa tentazione.
Erano parole così dolci per la sua anima solitaria!... e ella ben sapeva che ad altri compensi non le sarebbe mai stato, lecito d’aspirare. Che cosa poteva aspettarsi dall’avvenire? nulla. Nel suo cuore non erano vane illusioni nè sciocche speranze : ell’amava per la compiacenza d’amare, forse per quella strana voluttà di patimento che certe nobili creature celano nel loro profondo segreto.
🞻 🞻 🞻
Donna Clara soleva svernare spesso in Sicilia
o sulla Riviera ligure, conducendo seco un vecchio
servitore e Natalia. Quell’anno la scelta cadde su
un villino dei dintorni di Pegli e Lodovico vi rag-
giunse sua madre ai primi di gennaio. La vici-
nanza di Genova gli procurava frequenti e sva-
riate distrazioni, le strade littorali gli offrivano
un vasto campo per esercitare i suoi cavalli e la
presenza di Natalia non era certamente l’ultima
attrattiva di quell’ameno soggiorno.
Egli si trovava da un paio di settimane in