Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/95

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Ma la coscienza sottile di Natalia era turbata anche per quei ritrovi da un grave cruccio : il silenzio assoluto che Lodovico l’aveva costretta a serbare verso sua madre.

Qualche volta ella si faceva perfino uno scru- polo d’ascoltare le ardenti parole del giovine, ma la sua volontà s’indeboliva dinanzi a quella deli- ziosa tentazione.

Erano parole così dolci per la sua anima solitaria!... e ella ben sapeva che ad altri compensi non le sarebbe mai stato, lecito d’aspirare. Che cosa poteva aspettarsi dall’avvenire? nulla. Nel suo cuore non erano vane illusioni nè sciocche speranze : ell’amava per la compiacenza d’amare, forse per quella strana voluttà di patimento che certe nobili creature celano nel loro profondo segreto.


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Donna Clara soleva svernare spesso in Sicilia o sulla Riviera ligure, conducendo seco un vecchio servitore e Natalia. Quell’anno la scelta cadde su un villino dei dintorni di Pegli e Lodovico vi rag- giunse sua madre ai primi di gennaio. La vici- nanza di Genova gli procurava frequenti e sva- riate distrazioni, le strade littorali gli offrivano un vasto campo per esercitare i suoi cavalli e la presenza di Natalia non era certamente l’ultima attrattiva di quell’ameno soggiorno.

Egli si trovava da un paio di settimane in