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capitolo ottavo. | 147 |
sapete che sta bene, che io la tengo come la tenete voi, anzi..... meglio.
— Meglio? — gridarono all’unisono la Rita e Nello, meravigliati, quasi offesi. L’altro si spiegò:
— Meglio, sì, perchè io penso soltanto a lei.
— Non te la possiamo dare — dichiarò recisamente la Rita.
Nello baciava la topina, e guardava l’amico senza far parola.
A un tratto, Vittorio, da bimbo com’era, si mise a singhiozzare e corse a nascondere il viso sul seno della propria mamma.
I ragazzi Sernici, che aveano buon cuore, si commossero molto per la pena dell’amico loro; e Rita, la prima, gli andò vicino con belle maniere, a supplicarlo di non disperarsi così; non c’era ragione di piangere;... Nello e lei gli volevano tanto bene....
O via, non la finiva, dunque?
Dopo un po’ d’esitanza, la bambina andò