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capitolo primo. | 17 |
tir lui, non ostante che avesse tanti altri topi intelligenti e ben disposti a far i saltimbanchi, la contessa lo rovinava. Non avrebbe più saputo come fare a guadagnarsi la giornata.
Ma invaghito dallo scintillio di due marenghi d’oro, che la signora aveva tirato fuori dal portamonete, dopo qualche altra chiacchiera levò Ragù e Caciotta dalla gabbia, e li consegnò a’ suoi novi padroncini.
Chi sa di quei cuori di bimbi e di quei cuori di topi quali battevano più forte in quel momento!...
Ragù e Caciotta non pensarono certo ai loro compagni di sventura, che ripigliavano la via delle fatiche e degli strapazzi; tanto dovettero esser dolcemente stupiti di trovarsi fra le manucce morbide e gentili di Rita e di Nello.
— Mamma, vedi, vedi, come son buoni! Non mordono affatto. Oh, carini! —