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32 una famiglia di topi

era caldo, e i topini si dovetter tirare addietro con le zampine scottate.

— Poverini! esclamò la bambina, vedendo che le sue bestioline badavano a leccarsi in fretta e in furia le zampe, per lenirne il frizzore.

― Via, via, il male non è poi tanto grande! — disse la signora. — Così impareranno un’altra volta a non servirsi da sè; che non istà bene. Infatti la Caciotta e Ragù se ne stavano acquattati, girando gli occhietti brillantini ora su l’uno ora su l’altro de’ loro padroni; e quando un ovo intero fu posto nel loro piattino, vi s’accostarono piano, con garbo; appoggiaron le zampine su l’orlo, come due persone a modo, l’uno da una parte, l’altra dall’altra, e cominciarono a mangiare adagino adagino, senza mostrarsi troppo avidi, appunto come vedevano fare a Rita e a Nello.

— Che avete fatto oggi a scuola, ragazzi?