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42 | una famiglia di topi |
gia, perchè la topina potesse preparare a’ suoi piccoli un nido più soffice; e la Letizia, che le aveva tenuto un po’ il broncio per via de’ tovaglioli, alla fine s’era riconciliata, e di nascosto le dava qualche buona cucchiaiata di brodo col semolino, per tenerla in forze.
Quanto a Ragù, non si può dire come paresse lieto e commosso all’idea d’aver de’ figliuoli. Stava sempre accosto alla sua sposa; la mordicchiava piano sul collo per farle piacere, e si buttava sempre, dormendo, in un canto della canestra per lasciarle libero tutto lo spazio.
― Dio mio, ― mormorava ogni tanto la Caciotta con le lagrime agli occhi ― Dio mio, come mi sento bene! ― E nel suo umile cuore di topa non sapeva trovar parole per ringraziare la Provvidenza che non abbandona nè anche gli esseri più piccini e più disgraziati.
Non passarono due settimane che la Caciotta diede alla luce cinque creaturine, tutte