Pagina:Una sfida al Polo.djvu/47

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

i due colpi di coltello 41

CAPITOLO IV.


I due colpi di coltello.


Gli americani, popolo eccessivamente frettoloso, che non ama perdere tempo nemmeno nel mangiare, vanno per le spiccie nel definire le loro questioni d’onore.

Le regole della cavalleria sono affatto sconosciute presso di loro ed i maestri di scherma, così di spada come di sciabola, hanno fatto sempre magrissima fortuna presso quel popolo il quale preferisce impiegare qualche minuto che può rubare agli affari, a qualche lezione di boxe.

Il tempo è moneta: ecco la loro divisa. Quindi niente tempo da perdere nelle sale di scherma.

Nondimeno, al pari di tutti gli altri popoli, si battono anche i yankee, ed i duelli sono tutt’altro che rari anche negli Stati dell’Unione.

Per lo più preferiscono una buona partita di boxe, ma quando si tratta di cose gravissime si mandano all’altro mondo senza costole fracassate o denti rotti o teste peste in modo spaventevole.

Allora, per essere più sicuri, ricorrono alle armi da fuoco ed al bowie-knife, contando più sulla fortuna che sull’abilità personale, che di rado posseggono.

Negli Stati dell’Ovest i duellanti montano a cavallo armati d’un buon winchester a dodici colpi, si portano nella foresta più vicina, lanciano i loro destrieri a corsa sfrenata e si fuci-