Pagina:Vannicola - De profundis clamavi ad te, 1905.djvu/43

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gorosamente necessario alla manifestazione intelligibile della sua idea.

In Beethoven l’idea, non potendo esser contenuta dalla forma, spezza la forma e dietro le sue rovine lascia vedere un orizzonte infinito. Beethoven, non essendo finito, aspira l’Infinito. La forma della sua musica, anche quando celebra la Gioia, è quella della preghiera che trascina con lei verso il cielo tutto quel che la tocca, perchè l’ascensione è della sua assenza. Come la preghiera la Musica di Beethoven è il balbettare dell’uomo che, partitosi dal Paradiso terrestre e non ancora pervenuto al Paradiso terrestre, celebra ancora e celebra già la bellezza perduta. Essa è una imagine della patria che l’uomo traccia sulla terra d’esilio.

La Musica di Beethoven è, nell’ordine intellettuale, quel che è la speranza nell’ordine morale: un Presentimento e un Ricordo. Perciò la sua forma è Preghiera.