Pagina:Vasari - Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-2, 1568.djvu/519

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Giulio da Urbino, quale si trova appresso allo illustrissimo duca Alfonso Secondo di Ferrara, che fa cose stupende di vasi di terre di più sorte, et a quegli di porcellana dà garbi bellissimi, oltre al condurre della medesima terra duri e con pulimento straordinario quadrini et ottangoli e tondi per far pavimenti contrafatti che paiono pietre mischie, che di queste cose ha il modo il Principe nostro da farne. Ha dato sua eccellenzia principio ancora a fare un tavolino di gioie con ricco ornamento per accompagnarne un altro del duca Cosimo suo padre, finito non è molto col disegno del Vasari, che è cosa rara, commesso tutto nello alabastro orientale e ne’ pezzi grandi di diaspri e chiropie, corgnole, lapislazzari et agate con altre pietre e gioie di pregio che vagliono ventimila scudi; questo tavolino è stato condotto da Bernardino di Porfirio da Leccio, del contado di Fiorenza, il quale è eccellente in questo, che condusse a Messer Bindo Altoviti parimente di diaspri un ottangolo commessi nell’ebano et avorio col disegno del medesimo Vasari, il quale Bernardino è oggi al servigio di loro eccellenzie. E per tornare a Bernardo dico che nella pittura il medesimo mostrò altresì, fuori dell’aspettazione di molti, che sa non meno fare le figure grandi che le piccole, quando fece quella gran tela, di cui si è ragionato, nell’essequie di Michelagnolo. Fu anco adoperato Bernardo con suo molto onore nelle nozze del suo e nostro Prencipe, in alcune mascherate, nel Trionfo de’ Sogni, come si dirà, negl’intermedii della commedia, che fu recitata in palazzo, come da altri è stato raccontato distesamente. E se avesse costui quando era giovinetto (se bene non passa anco trenta anni) atteso agli studii dell’arte, sì come attese al modo di fortificare, in che spese assai tempo, egli sarebbe oggi per aventura a tal grado d’eccellenza che altri ne stupirebbe, tuttavia si crede abbia a conseguire per ogni modo il medesimo fine, se bene alquanto più tardi, perciò che è tutto ingegno e virtù. A che si aggiugne l’essere sempre esercitato et adoperato dal suo signore et in cose onoratissime. È anco nostro accademico Giovanni della Strada fiammingo, il quale ha buon disegno, bonissimi capricci, molta invenzione e buon modo di colorire. Et avendo molto acquistato in dieci anni che ha lavorato in palazzo a tempera, a fresco et a olio, con ordine e disegni di Giorgio Vasari, può stare a paragone di quanti pittori ha al suo servizio il detto signor Duca. Ma oggi la principal cura di costui si è fare cartoni per diversi panni d’arazzo, che fa fare pur con l’ordine del Vasari il Duca et il Principe di diverse sorte, secondo le storie che hanno in alto di pittura le camere e stanze dipinte dal Vasari in palazzo, per ornamento delle quali si fanno, acciò corrisponda il parato da basso d’arazzi con le pitture di sopra. Per le stanze di Saturno, d’Opi, di Cerere, di Giove e d’Ercole ha fatto vaghissimi cartoni per circa trenta pezzi d’arazzi. E per le stanze di sopra, dove abita la Principessa, che sono quattro dedicate alla virtù delle donne, con istorie di Romane, Ebree, Greche e Toscane, cioè le Sabine, Ester, Penelope e Gualdrada, ha fatto similmente cartoni per panni bellissimi, e similmente per dieci panni d’un salotto, nei quali è la vita dell’uomo. Et il simile ha fatto per le cinque stanze di sotto, dove abita il Principe, dedicate a Davit, Salamone, Ciro et altri.