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DEGL’ACCADEMICI 89r

Nonpidturasatis, non possunt marmora, & «ra Tuscaq; non arcus, testari ingentia fatta» At; caprecipue, que mox uentura trabuntur " Quisnune PRA XZITELES celet, quis pingat APELLESè

Hora nel basamento di tutte queste sei grandissime, etbellissime tele li ve devadipinto una gratiofa fchiera di tanciulletti, che ciascuno nellasua profelsione alla fopraposta tela accomodarta exercitandoli, pareva oltre all’ornamento, che molto accuratamente mostrasflero, con quali principijalla perc ferione de sopra dipinti huomini fi peruenisse: fi come giuduiosimente, et con fingolarearte furono le medesime tele scompartiute ancora, ctornate da altissime, et tonde colonne, er da pilastri, et da diuerle Troterte tutte alle ma terie acui uicine erano accomodare. ma gratiose, et uaghe apparuero malsi maméte le diece Impsse, o p meglio direi diece quasi rouesci di medaglie parteuecchi della Città, etparte nuouamenteritrouati, che negli spartimenti lo prale Colonne dipinti, andavano ledescritte statue diuidendo, cr l’inuenrione di elle molro argutamente accompagnando: il primo de qualierala de durione d’una Coloniazfignificata con un Toro, et con una Vacca insieme ad un giogo, et con l’arator dietro col capo uelato; quali fi ueggono gl’antichi Auguri, col ritorto litno in mano, etcon la ua anima, che diceva. COL: IVL: FLORENTIA. Jlsecondo, et questo è antichissimo della Città, etconcuiellale cole publiche fuggellar suole, era l’Hercole con la Clava, et

lapelle del Leon Nemeo, fenzaltro motto. mail terzo erail Cavalpegha

sco, che copicdi dietro pcoteval’ Vrna tenuta da Arno nel modo, che fi dice del fonte dElicone, onde vsciuano abbodarissime acque, che formavano vn chiariss. fiume tutto di Cigni ripieno lenz’’anima anch’esso: fi come ancheil quarto, che era coposto d’’yn Mercurio col Caduceo in mano, er cò la borsa, ercol Gallo qualein molte Corniuole antiche fi uede. ma il quinto accomo didofi a qll’afferione, che come nel principio fi disse fu p c@pagna a Fiorenza data era via giovane dona messain mezo, et laureata da due, che del militar paludaméro adorni, er di laurca ghirlàda an-h’essì incoronati sébravano cf sere ò Cosoli ò Impadori: c6 le sue parole che dicenano GLORIA POP: FLOREN: Si comeil sesto accomodadofi in fimil guisa alla Fedeltà, di FioIéza ancirella copagna era fimilméte d’yna fémina a feder posta figurato, che cò vn’Altare vicino sopra ilquale pareva, che mertelle Pauna delle mani, et cò l’altra alzatatenendo il secodo dito elevato alla gnisa, che comunemente giurar fi uede, pareva, che col motto di FIDES POP: FLOR: dichiarasse Pintention fua: ilche faceva anche la pittura del fettimo senza motto, che era no1duoi Corni di Douttia pieni di spighe intrecciate insieme. Etlo faceva l’ottauo pur séza morto cole tre Arti pittura, Scoltura, zet Architertura, chea guisa delle tre Gratie prese p mano denorado la depédétia, che l’una arceha dall’altrazerano fur una plot cuifivedeva scolpito va Capricorno n6 me nodell’altre teggiadramére poste. faccualo ancora Hl nono piu verso l’Arno collocato, che era la folita Fiorenza co! suo Leone acanto, acui erano daalcune psone circunstanti offerti diuerli rami d’Alloro, grate quasi del benefitio dimolstrandou; voi chemi lelertere come kigille azisurgere incomicia

raonozetlo