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926 TERZA PARTE

no due vezofisfimi Satirini, che con dua Otti, che in spalla tenevano versa

uano(come nell’altra fi fece)in una bellissi. fontana uino bianco, & vermi»: glio: et come a Hlla il Pesce, a quali 2. Cigni, che fotto iduepurtti stavano fa cevano a chi troppo beeva la beffe co zampilli dell’acqua che fuor del vaso tal uolta con impeto schizavano con un gratioso morto che diceva ABITE LYMPHA VINI PERNICIES. Ma difopra, e d’intorno alla maggiore starua fi vedevano molraltri, & Satiri, & Baccanti, che con mille piaceuoli modi fembrando, & dibere, & di ballare, & di cantare, & di tutti quei giuo chi fareche gl’Ebbri sogliono quasi di dir mostravano il soprascritroglimot ‘

to. Nuncestbibendum, nunc pede libero Pulsanda Tellus

Delt Arco della Dogana.

Areva fratanteprerogatiue, & eccellentie, 8& gratiecon cui l’alma Fiorenza adornandosi, & un varij luoghiécome s’è mostro) ariceuere, 8& accompagnare lasua serenislima Principesla distribuite hauendole: pareva dico, chela fola fourana, & principal Vertu è Prudenzaciuile, regina, & maestradi ben reggere, & gouernarele popolartioni, & gli stati fi fusse senza mention farne finoa qui trapassata: la

quale-quantunque con molta laude; & gloria dileidi potesleinmolti suor fi

gliuoli de trapassati tempi largamente dimostrare: hauendone nondimeno neprelentiil piu frelco, piu verace, & senza dubbio il piu splendido ellempio degl’eccellentisfimi suoi Signori, che maifino aqui inlei vedutofi fiaz paruecheilormagnanimigeRi adouereottimamente esprimerla, & dimo ferarlaatriffimi fussero: ilche con quanta ragione, & quarto senza alcun liscio d’adulatione: ma ben con grato animo degl’ottimi Cittadini farro lor fufle, ciascuno che dalla cieca Inuidia occupato non#a: dal cui velenoso morso chiunque mai resle fuin rutti tempi molestato puo ageuolmente giudicarlo



mirando non pureal diritto, & santo gouerno del bene auuenturolo stato.

loro, & alla difficile conseruatione di ello, ma al memorabile, & amplo, & . glorioso suo accrelcimento; non meno certo per l’infinita forteza, & costan zazet patientia, ert vigilanza del suo prudentissimo Duca, che per benignità diprospera forruna fucceflo «ilche ottimamente tutto il concetto di tutto Fornamento abbracciando venivaspresto nell’Epitaffiocon bellissima gra tiain accomodato luogo meslo dicendo,

‘Rebus Vrbaris constitutis: fimb. Imperij propigatis: Re militari ornata: pacetbi& ‘parta: ciuitatis, hhperijq, dignitate auéta: memor tantorum beneficiorunt Patria Prudentie Ducis optededicauit.

All’enttore adunque déllaprtblica, etducal Piaza, etdall’unaparte colpu blico, & ducal Palazocongiunto, et dall’altra con quellecasein cuiil Salea popoli diftribuir fi uolezbene, cr diccuolmente tu a questa coral Vertu è

. Prudé