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gi96 TERZA PARTE

Ma dietro alla grande statua della Regina Prudenza(& in questo folo ucni ua questa parte dinanzi, all’Arco della Religion dissimile, fi vedeva rilevarli; inaltoun quadtaro, & vagamenteaccartocciato imbasamento, quantunqz: da baslo non senza infinita‘gratia fusle alquanto piu’largo, che nella cti ma non era: sopra ilquale l’antica ufanzarinovando fi vedeva una bellisiima, & trionfal Quadriga, da quattro merauigliosi corfieri auerun degli/an tichi per auuertrura in belleza, & grandeza inferiori tiratazin cui da due uczoli Angeletti fi vedeva tenerin aria lofpeta la principal Corona di questo Arco diciuica Querce compostaz& a sembianza di quella del primo Augustoaduccode di Capricorno annodatazcol medesimo morto, cheda lui con ella gia fu ufaro dicenre OB CIVES SEKRVATOS. eslendo negli spazij

chetfrai quadri, & lestarue, 8& le colonne; & le nicchierimanevano ogni co:

faconriccheza, & gratia, & con magnificentiainfinita di Vittotie, & Ancos re, & di Testuggini con l’ali, 8: di Diaman, & di Capricorni, & di altre li fatte imprese di quelti magnanimi Signori ripiene. Horaalla partedi dietro, &

che nersola Piazatiguardava trapaslando: aquale al rutto fimile alla dinan’

zi descritta direno etler storazectetuato però, cheiuecedellastatuadella Re gina prudenza ui fi ucdevain un grandeovaro corrispondente al gran piedistallo che reggeva la detta gran Quadriga, la quale con ingegnoso arutis zioin un momentourapallarala pompa verso la piaza fi ruolse, ui fi vedeva dico per principale impresa dell’Arco va celeste Capricorno con le suastele le, chenellezampe sembrava di tenete un regalescettro con un occhio inci ma: quale fi dice che gia di portare usava l’antico, & giustislimo Obri con

l’antico motto intorna dicente’NVLLVM NVMEN ABEST qualisogi

giugneste(comeil primo Auror dille) SH SIT PRVDENTIA. Ma alla parte dabasloincormnciandemi diremo ancora(perche questa per esprime

releationidellapace non meno al genere humano neceflarice forse, fu fatta) |

che nella nicchia da man destra fimile aquelledell’altra descritra faccia fi ve deva posta una starua di femmina, presa pil Premio, ò Remuneratione chia. mata GRATIA»cheisaui Principi conterirsogliono per le buon’opere a»

gl’huomini uirtuoli, & buoni: fi come nella finistrain slembianza minacciosa con una spada in mano fi vedeva lotto la figuradi Nemesi la PENA peri vitiosi, & rei: con che venivan comprese le due principali colonne della Giu stiriazsenza ambo le quali come macheuele, & zoppo nesluno staro mai hcb be stabilità, d termeza. Ne due ovati poi corrispondendo femprea quelli dell’altra faccia, & come quelli di bronzo pur fintiznell’uno fi vedeva le tor tificationi di molti Iuoghidal prudentissimo Duca cò molta accorteza farte: & nell’altro la cura, & diligentia sua mirabilein proccurare la comune pace d’Italia(hi come in molte dellelue attioni s’è uisto)ma massimamente all’ho rà, che per sua opera s’estinte il terribile, & tanto pericololo: incendio, non pero con tholta prudenza da chi doueva piu proccurareit ben publico del popol Christiano eccitato: ilche era esprello con diuersfi Feciali, 8& Are, & cò alti fimthimiftrumentidipace, & con leperolesolite nelle medaglie sopra el fidiceni’ PAK AVGVSTA. Masopra questi, & lopra le due descritte sta tucdetienicchtetimitailedetre dall’altra parre, li ucdeva daila banda detltra

la FALILUTA, & da la limficala TEMPERANZA; ò s0nitàzche la voglia 015 mo