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535 DERZA MARINE

lasciandocdietroa lc Gioue, 8& Giunone, & Saturno, 8& Matte, ’& Mercurio» & gl’altri De:, da cui parcua, che la prescritta soauissima armonia uscisle; fi ve devano apoco apoco con bellissima gratia verlo la terracalate, & perlalor uenuta la fcena, & lafala tutta di mille pretiosislimi, & soaui odori rieropier fi. Mentre con non meno leggiadra uista; ma per rerra di camminar sfem= brando, fi era da un’altra parte veduto venire il nudo, & alato Amore; acco= pagnato anch’egli da quelle quattro pricipali paslioni, che fi speslo pare che P’inquieto suoregno conturbar soglino; dalla Speranza cioè, tutta di nerde Uexstita, con un fiorito ramicello in testaz& dal Timore, conosciuto olire alla pallida veste, da Conigli, che nella capelliera, & ne calzaretti haucua; & dall’Allegreza di bianco, & di ranciato, & di mille lieti colori coperta anch’ella, & con la pianta difiorita Borrana sopra capegli: & dal Doloretuttonero, et, rutto nel sembiante dogliolo, & piangente: da quali (come ministri ) altri gli. portava l’Arco, altrila Faretra, & le foetie, altrile reti, et altri l’accesa facellaz cfsendo mentre, che verlo il materno Carro giain terra arrivato andavano della Nugola apoce a poco leprescritte Hore, & Gratie discese, & fatto reuerentemente di le interno alla bella Venere un piaceuolissìmo Coro sem bravano ditutte intente stare a tenergli tenore, mentre ella al figlivolriuol. tacon gratia fingolare, ed infinita faccendogli la cagione del suo disdegno manifesta, & tacendo quei del Cielo cantò le seguenti dueprime stanze della Ballata dicendo. Ame, che fattasonnegletta, e sola

Non piu gl’Altar, nei Voti;

Ma di Psiche deuoti

A leisolasi danno, ella glinuola:

Dunque, se mai di me ti calse, è cale

Figlio l’armi tue prendi,

Et questa folle accendi

Di uiliimo amor d’huomo mortale.

La quale fornita, etciascuna delle prescritte sue Ancelle aprimi luoghiri tornate; continuamente sopraicircustantiascoltatori diuerse, er vaghe, ct gentili, etfiorite ghirade gettando li uide il Carrozer la Nugola quasi, che ilsuo desiderio la bella Guidatrice compiuto hauelle, a poco a poco muouer fi, & verloil Cielo ritornare: ouearrivata, & egli in un momento chiusosi, & . za rimaner pur vestigio, onde fospicar fi potesse da che parte la Nugola, &, tante altre cole uscite, et entrate li fuslero, parue, che ciascuno per una certa nuova, & gratiola merauiglia tutto attonito rimanesle. Ma lubbidiéte Amo re mentrechequelto li faceva accennando quali alla madre, che il suo coma damento adempiuto farebbe; & attrauersando la Scena seguitò con 1 compa gni suoi chel’armi gl’amministravano, & che anch’eili cantando tenor gli fa ccuano la seguente, & ultima stanza dicendo, i Ecco madre: andian noi: chi l’Arco dammi? Chi le Sactte? ond’io Con l’alto valormio

Tutti i corumca, leghi, aprazed infiammi Tirando