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249 TERZA PARTE Queste quattro poi, che percuotendola, & stimolandola fi furon condotte

uwcineal mezo della scenazaprendosi in quattro luoghi con fimo, & cò fuo’

coin vn momento la terra: presero quasi, che difender sene uoleslero quattro borribilissimiserpenti, che di ella fi uidero inaspettatamente uscire, & quegli percorendo in mille guise con lespinose verghe, fotto cuierano quat tro Archettinascostizparuetn ultimo che da loro con moltoterrorede cite cunstanti sparati fullero: ondenel fanguinoso ventre, & fra gl’interiori di nuovo percotendo li lentiin un momento(cantando psiche il feguente ma drigale; vyn mesto, ma luauifsimo, & dolcilsìmo concento vscire: percioche ne 1 Serpenti erano con fingolareattifizio congegnati quattro ottimi Violo ni, che accompagnando con quattro Tromboni che dentro alla scena fona«vano lafola, & flcbile & graciosafua voce, pattorirono fi fatta mestitia, & “dolceza inticme, che fi uidetrarce a piu d’uno non fintelagrime dagl’occhi. Il qual fornito, & comuna certa gratia ciascuna il suo Serpente in ispalla le= uatofi, fi uide con non minorterrore deriguardanti un’altra nuova. & mol tograndeapertura nel pauimnento apparire, di cui fumo, & fiamma corinua & grande pareva, che uscille, & fi senti con spauentolo latrato, & fiuideco letreteste di ella uscire l’infernal Cerbero; a cui ubbidendoalla fauola fi utde Psiche gettare una delle due stiacciate che in mano haucuaz& poco dopo con diuerli Mostri, fi uide fimilmente appartreil vecchio Caronte con la lolita Barcazin cui ladisperata Psiche entrata gh fu dalle quattro predette sue Kimulatrici tenuta noiosa, & dispiaceuol compagnia.

Fuzgi fpene mia, fuggi, Et fuggi per nonfar piumai ritorno: Solatu, che distruggi Ognimiapace; afaruicnne soggiorno Inuidia, Gelofia, Penficro, & Scorno Meco nel cicco Inferno Oue Papro martirmio uiva eterno.

INTERMEDIO VLTIMO,

Fuilsesto, 8 ultimo intermedio tutto lieto; percioche finita la Commedia finide del pauimento della scena in un tratto uscire un verdeggiante monticello tutto d’Allori, & di diuerfi fiori adorno, ilquale hauendo in cima l’al to Caval Peghasco, fu tosto conosciuto eller il monte d’Heliconazdicui a po co apoco li uide scendere quella piaceuolissima schiera de descritti Cupidis & con loro Zefiro, & la Musica, & Amore, & Psichepresi per mano rurtalie ta, & tutta feftante, poi che falua era dall’Inferno ritornata, & poi che perin tercelsion di Giouc a preghidel marito Amore le l’era dopo ranr’iradi Venere impetrato gratia, & perdono: era con questi pan, & noue altri Satiri c@ diuccrsfi pastorali instrumenti in mano, sorto cui altri musicali instrumenti fi nascondevano, che rutti scendendo dal predettoMonte di condurre mostravano con loro Hiweneo lo Dio delle noze, di cui sonando, & cantando lelodi come nelle seguenu Canzonetie; facendo nella seconda un nuouos & allegrillimo, & molto uczolo ballo; dicdero alla festa gratioso compimento.