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AGLI ARTEFICI DEL DISEGNO

Giorgio Vasari

Ccellenti e carissimi Artefici miei. Egli è stata sempre tanta la delettazione, con l'utile e con l'onore insieme, che io ho cavato ne l'esercitarmi così come ho saputo in questa nobilissima arte, che non solamente ho avuto un desiderio ardente d'esaltarla e celebrarla, et in tutti i modi a me possibili onorarla, ma ancora sono stato affezzionatissimo a tutti quelli che di lei hanno preso il medesimo piacere e l'han saputa, con maggior felicità che forse non ho potuto io, esercitare; e di questo mio buono animo, e pieno di sincerissima affezzione mi pare anche fino a qui averne colto frutti corrispondenti, essendo stato da tutti voi amato et onorato sempre, et essendosi con incredibile non so s'io dico domestichezza o fratellanza conversato fra noi, avendo scambievolmente io a voi le cose mie, e voi a me mostrate le vostre, giovando l'uno a l'altro, ove l'occasioni si sono porte, e di consiglio e d'aiuto. Onde, e per questa amorevolezza, e molto più per la eccellente virtù vostra, e non meno ancora per questa 26 mia inclinazione, per natura e per elezzione potentissima, m'è parso sempre essere obbligatissimo a giovarvi e servirvi, in tutti quei modi et in tutte quelle cose che io ho giudicato potervi arrecare o diletto o commodo. A questo fine mandai fuora l'anno 1550 le vite de' nostri migliori e più famosi, mosso da una occasione in altro luogo accennata, et ancora (per dire il vero) da un generoso sdegno che tanta virtù fusse stata per tanto tempo et ancora restasse sepolta. Questa mia fatica non pare che sia stata punto ingrata, anzi in tanto accetta, che, oltre a quello che da molte parti me n'è venuto detto e scritto, d'un grandissimo numero che allora se ne stampò non se ne trova ai librai pure un volume. Onde, udendo io ogni giorno le richieste di molti amici, e conoscendo non meno i taciti desiderii di molti altri, mi sono di nuovo (ancor che nel mezzo d'importantissime imprese) rimesso alla medesima fatica; con disegno non solo d'aggiugnere questi che, essendo da quel tempo in qua passati a miglior vita, mi dànno oc-