Pagina:Vasari - Le vite de’ piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 1-2, 1568.djvu/83

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GIOVAMBATISTA ADRIANI.

no ſe le erano dell’uno, o dell’altro maestro, come fu un uecchio Tebano: Demetrio Re: Peuceſte quello che campò in battaglia, e difeſe Aleßandro Magno, e furono queſti cotali cotanto stimati, & in tanto pregio tenuti, che chi ha ſcritto di cotali coſe gli loda ecceßiuamente, come anco un Telefane Foceo: ilquale per altro non fu apena conoſciuto: percioche in Teßaglia, la doue egli era quaſi ſempre uiuuto l’opere ſue erano state ſepolte. nondimeno per giudizio di alcuni ſcrittori fu poſto a paro di Policleto, e di Mrone, e di Pitagora. è molto lodata di lui vna Larißa, uno Apollo et un Cãpione vĩcitore a tutti i cĩq; giuochi: alcuni dißero che egli nõ e ſtato ĩ bocca de Greci, pero che egli ſi diede a lauorare in tutto per Dario, e per Xerſe Re Barbari, e che ne i loro regni fini la vita. Praßitele ancora auuenga che nel lauorare in marmo, come poco poi diremo, fuße tenuto maggior maestro, e per ciò ui habbi hauuto drento gran nome, nondimeno lauoro anche in bronzo molto ecceßiuamẽte, come ne fece fede la rapina di Proſerpina fatta da lui, e l’Ebrietà, & vno Bacco & vn Satiro inſieme di ſi marauiglioſa bellezza che ſi chiamò il celebrato. & alcune altre figure, lequali erano a Roma nel tempio della Felicità, & una bella Venere: la quale al tempo di Claudio Imperadore ardendo il tempio ſi guaſto, laquale era a nulla altra ſeconda. Fece molte altre figure lodate, & Armodio, et Aristigitone che in Atene vcciſero il tiranno, le quali figure hauendoſele Xerſe di Grecia portate nel regno ſuo, Aleſſandro poi che hebbe uinto la Perſia le rimandò grazioſamente agli Atenieſi, & in oltre vno Apollo giouinetto che con l arco teſo ſtaua per trarre a una lucertola, laquale li ueniua incontro, e da quello atto hebbe nome la figura che ſi chiamò lucertola uccidente. Vidonſi di lui parimente due bellißime figure l’una raſſembrante una honeſta mogliera che piangeua, e l’altra una femmina di mondo che rideua, e ſi crede che questa fuſſe quella Phrine famoſißima meretrice. e nel volto di quella honeſta donna pareua l’amore che ella portaua al marito, & in quello della dishonesta femmina l’ingordo prezzo, che ella chiedeua agli amanti. Pare che anco fuße ritratta la corteſia di queſto artefice in quel carro de quattro cauagli, che fece Calamide cotanto celebrato: percioche queſto artefice in formar cauagli non trouo mai pare, ma nel fare le figure humane non fu tanto felice, egli adunque a l’opera di Calamide, laquale era imperfetta diede il compimento aggiugnendoui il guidator de cauagli di arte marauiglioſa. fu anco molto chiaro in questa arte uno Ificle, ilquale oltre ad altre figure fece a nome degli Atenieſi una bella Liona con queſta occaſione. era in Atene una femmina chiamata Liona molto familiare di Ariſtogitone, e di Armodio per conto di amore, i quali in Atene uccidendo il tiranno vollono tornare il popolo nella ſua libertà. Costei eſſendo conſapeuole della congiura fu preſa, e con crudelißimi tormenti inſino a morte lacerata non confeſſo mai coſa alcuna di cotal congiura. la onde uolendo poi li Athenieſi pur fare honore a queſta femmina, per non far cio a una meretrice impoſono a questo artefice che ritraeſſe vna Liona, & accioche in questa figura ſi riconoſceſſe il fatto, & il ualor di lei, uollono che eſſo la faceſſe ſenza lingua. Briaxi fece vno Apolline, uno Seleuco Re, & un Batto che adoraua, & una Iunone, i



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