Pagina:Vasari - Le vite de’ piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-1, 1568.djvu/186

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parte appresso maestro Giuliano orefice sanese, amicissimo suo. Fece questo Giovambatista al Duca Cosimo de’ Medici tutto di rilievo e bello affatto il sito di Siena, con le valli e ciò che ha intorno a un miglio e mezzo, le mura, le strade, i forti et insomma del tutto un bellissimo modello. Ma perché era costui instabile, si partì, ancor che avesse buona provisione da quel principe, e, pensando di far meglio, si condusse in Francia dove, avendo seguitato la corte senza alcun frutto molto tempo, si morì finalmente in Avignone. Ma ancor che costui fusse molto pratico et intendente architetto, non si vede però in alcun luogo fabbriche fatte da lui o con suo ordine, stando egli sempre tanto poco in un luogo, che non si poteva risolvere niente; onde consumò tutto il tempo in disegni, capricci, misure e modelli. Ha meritato nondimeno, come professor delle nostre arti, che di lui si faccia memoria. Disegnò Baldassare eccellentemente in tutt’i modi e con gran giudizio e diligenza, ma più di penna, d’acquerello e chiaro scuro che d’altro, come si vede in molti disegni suoi, che sono appresso gl’artefici e particolarmente nel nostro libro in diverse carte: in una delle quali è una storia finta per capriccio, cioè una piazza piena d’archi, colossi, teatri, obelisci, piramidi, tempii di diverse maniere, portici et altre cose tutte fatte all’antica, e sopra una base è Mercurio al quale correndo intorno tutte le sorti d’archimisti con soffietti, mantici, bocce et altri instrumenti da stillare, gli fanno un serviziale per farlo andar del corpo, con non meno ridicola che bella invenzione e capriccio. Furono amici e molto domestici di Baldassarre, il quale fu con ognuno sempre cortese, modesto e gentile, Domenico Beccafumi sanese, pittore eccellente, et il Capanna, il quale, oltre molte cose che dipinse in Siena, fece la facciata de’ Turchi et un’altra che v’è sopra la piazza.