Pagina:Vasco - Della moneta, 1788.djvu/102

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volte quello della Nazione C., e due quello della Nazione B., quindi unire insieme tutte queste somme, e dividere il risultato per nove, che serva d’adequato per la Nazione A. Così il rapporto fissato per la Nazione A. risulterà dalla influenza che hanno sopra di lei le Nazioni straniere col loro commercio.

Vedesi quindi quanto sia difficile determinare il rapporto preferibile dal confronto delle altre Nazioni, dovendosi precisamente sapere il numero delle Nazioni straniere con cui si ha commercio, la quantità giusta del commercio con ciascuna, e i rapporti de’ metalli monetati presso le medesime: cose, cred’io, impossibili a giammai calcolarsi con certezza1. Resta pertanto che abbandonato un metodo così difficile e così incerto, sia determinato il rapporto dell’oro all’argento per quella via più facile che si è mostrato parlando dei rapporti tra l’argento ed


il
  1. La difficoltà di questo calcolo si riconoscerà assai facilmente dalla discordia degli Autori, che ci hanno lasciati i rapporti correnti fra l’oro e l’argento in diverse nazioni. Ho fatto il confronto sulla celebre Opera Delle monete, e dell’istituzione delle Zecche d’Italia del Conte Carli, e su quella che ha per titolo Traité de l’achat des matières, et espèces d’or, et d’argent etc. del banchiere Giraudeau, la quale è stata iscritta nel medesimo tempo che l’altra, cioè verso il 1754. Paragonati i rapporti di alcune Nazioni su questi due libri, gli ho trovati diversi, come si vede nella seguente Tavola.