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Pagina:Vasco - Della moneta, 1788.djvu/138

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dogli in cambio le buone monete d’oro e d’argento. Così non ci sarebbe stato alcun disordine, se non fosse cresciuta giammai, oltre il bisogno della minuta circolazione, la quantità delle monete erose. Ma seguì comunemente un tale accrescimento, che si può attribuire ad una o più delle seguenti cagioni. 1.° I Principi trovandosi in bisogno di denaro piuttosto che accrescere le imposizioni hanno accresciuta la quantità delle monete erose deteriorate. 2.° Hanno dato qualche volta la Zecca ad impresa, e per tutto stipendio agli impresarj hanno loro permesso di fabbricare a proprio vantaggio una quantità di monete erose, e gli impresarj talvolta non si sono contenuti nei limiti della quantità permessa. 3.° Il vantaggio enorme che si trova nel cambio delle monete erose deteriorate contro le nobili, ha eccitato molti, specialmente forastieri, ad imitare le monete erose cattive, ed introdurne una quantità grossa nel paese, esportandone l’oro e l’argento. 4.° Sono entrate in paese molte monete erose delle Nazioni confinanti, le quali sono state facilmente accettate dal popolo, perchè erano intrinsecamente migliori delle erose proprie, sebbene fossero in proporzione tanto inferiori di valore alle nobili. La vigilanza delle leggi non ha mai potuto impedire questo traffico, e ho visto io a spendersi


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