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relazione di alvise contarini 15

conto della madre. E con questo contratto si sono concluse le nozze ed il matrimonio, la celebrazion del quale ha procurato quel signor duca d’onorar con tutte quelle sorti di feste e d’onori che ha potuto. Tra le quali bellissima veramente fu l’ultima che fu fatta, perché aveva unite insieme tutte quelle parti, ognuna delle quali suol far bella una festa, essendo la musica e l’apparato delle prospettive cosa meravigliosa, le qual in diverse occasioni s’andavano mutando e variando; talmente che quel che prima era fatto in forma di palazzo, in un subito che l’uomo non s’accorgeva, diventava una montagna e poi una nuvola, una loggia e poi un’altra cosa, certo con bellissimo modo. Fu insieme allora combattuto a cavallo col stocco da cento cavalieri e da altre genti a piè, prima con la picca e poi col stocco, e tutti comparivano con livree molto ricche. Ma la principal bellezza di quella festa fu la cosa de’ fuochi; perché, oltra che il luogo dove fu fatta, ed era discoverto, era alluminato da piú di mille torci, i fuochi artificiati erano tanti e di tante sorti e con cosí bei effetti, ch’era un stupor a vederli, nei qual fuochi fu usata arte e spesa grande; e perché non avevano quel cattivo odor che i puoi aver e furono cosí ben accesi e governati che non fecero dispiacer a nissun.

Ma nel corso de’ sollazzi e delle feste ecco la nuova della morte del papa, la qual interruppe ogni cosa. È vero che fu inteso con piacer di quel duca, essendo poca buona intelligenza fra Sua Santitá e Sua Eccellenza, perché, si come ha inteso li mesi passati la Serenitá Vostra, li erano state levate due difficultá, che sono state quasi causa d’accender fuoco in Italia: una dei confini verso il Bolognese, l’altra dei sali che il duca fa a Comacchio. E se bene queste difficultá tuttavia s’andavano componendo (quella dei sali a Roma, dove li libri di quei conti erano stati mandati; quella dei confini a Ferrara, perché il Cardinal di Vercelli aveva avuto ordine d’assettarla) e se bene a Ferrara si dice che il duca n’averia piú presto avanzato, niente di manco la morte del papa per adesso ha sopito questa materia e Dio sa quando da altro pontefice saranno cercati questi conti! E per questa causa né anche io non ne dirò altro alla Serenitá Vostra.