Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/125

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relazione di pietro gritti 119

riputazione del duca ognuno ne parla con rispetto. Questo è ben certo: che il signor duca Vicenzo poco tempo innanzi la sua morte, trovandosi debito di 800.000 ducati, 500.000 ne assignò a] Stato del Monferato, perché fossero pagati genovesi, che sono li creditori, e li altri 300.000 diede carico di pagarli al Stato di Mantoa, ed in questi sono compresi livelli fatti in questa cittá, debiti che si hanno in questa piazza ed anco col monte di pietá della cittá di Verona. L’assignamenti non hanno avuto effetto alcuno, si che resta il debito intiero delli 800.000 ducati e quel di piú che sará stato contratto d’allora in qua, che convien ascendere a summa considerabile. A questi debiti si dice che il signor duca pensi di sodisfare, non solo con le contribuzioni che caverá dalli suoi Stati e con l’avanzo che fará delle sue entrate mediante la spesa ordinata e regolata che fa, ma con dar anco esito a una parte delle gioie che le ha lasciato il signor duca suo padre ed anco, vien detto, a qualche parte de’ beni stabili.

Ho detto fin qui delli Stati e fortezze del signor duca, delle opposizioni che hanno, delle entrate e spese, delli debiti e dissegni di pagarli. Dirò ora con la medesima brevitá delle qualitá del signor duca e delle altre cose a questo capo attinenti, che è la parte, come io stimo, piú sostanziale e necessaria.

In questi Stati è successo ora il duca Francesco, in etá molto giovane, non avendo ancora finiti 26 anni, prencipe dottato abondantemente de’ doni della natura, avendo un proporzionatissimo corpo e tanta bellezza e grazia e nella faccia e negli occhi ed in tutto il resto, che le concilia non meno l’affezione che certo rispetto e stima d’ognuno al primo aspetto. Dá indicio di dover riuscire giusto, temperato ne’ piaceri; di natura grave, tenace; nello spendere, regolato; ed assignato in ogni sua azione: nel governo mostra attitudine grande e tanta diligenza, intervenendo a tutti li Consegli di Stato ed ascoltando prontamente cadauno, che i suoi se ne maravigliano, essendo assuefatti col padre, che lasciava tutto ’l peso de’ negozi alla moglie e di niuna cosa s’impediva. Tratta con li suoi con modo riservato e grave, né lascia scoprire in lui indignazione o affetto piú all’uno che