Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/127

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relazione di pietro gritti 121

anco in questo l’inclinazione e devozione avuta sempre da lui a quella corona.

Del signor cardinale, che è il maggiore delli fratelli del signor duca, poco averò a refferire alla Serenitá Vostra, poiché non si ritrovava in corte. È stato a Mantoa una volta dopo la morte del padre e vi ha dimorato pochi di, e si dice che tra il signor duca e lui non passi buona intelligenza. Alcuni vogliono che questo sia per le nature differenti, essendo il cardinale profuso nelle sue spese e di maggior vivacitá d’ingegno che non è il duca; e altri dicono che è ordinario costume di tutti i prencipi non si fidare ed aver sempre sospetto quello che, come piú prossimo, deve succedere nelli Stati. Si è questo appoggiato all’autoritá del regno di Francia e va avantaggiando in tal modo la sua fortuna, avendo finora ottenuto in quel regno, fra pensioni e benefici ecclesiastici, per 30.000 ducati di rendite; e si deve credere che la regina sia per beneficiarlo ogni giorno maggiormente, per renderselo piú ed obligato e dependente. Altri 30.000 ducati di entrata si fa conto che possi avere de’ benefici ecclesiastici, tra’ quali vi è il priorato di Barletta e l’abbazia di Lucedo in Monferato.

Il signor don Vicenzo, che è l’altro fratello, è di bella presenza e di costumatissime maniere, al quale il padre ha lasciato 18.000 ducati in entrata, e si pensa di provederli di qualche altro trattenimento. Averia il signor duca pensiero di mandarlo in Spagna e dedicarlo al servizio del re cattolico, ma vorria che se le presentasse occasione di poterlo fare. Mi disse parole di grand’osservanza verso la Serenitá Vostra: mi parve di poter comprendere che venirebbe al suo servizio, avendomene anco fatto motto il signor conte Francesco Brembato, cavalier de l’ordine..., suddito di Vostra Serenitá. È questo di etá di 20 anni: mostra inclinazione di andare alla guerra per acquistare esperienza in quella professione. Il signor duca ne fa buon conto, lo tiene alla sua tavola, si come anco fa del signor don Silvio, fratello naturale, che veste l’abito di cavalier di Malta ed ha 8000 ducati d’entrata, lasciatigli dal padre. A questo ancora il signor duca procura trattenimento ed ha