Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/189

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relazione di nicolò dolfin 183

Stato, soggetti di tal credito acanto il duca di Mantoa, come ne sono in Casale, che servissero, in ogni caso di sua mancanza, col consiglio e con l’auttoritá, non meno che con la buona disposizione delle forze di Vostra Serenitá, che si trovano in quei presidi, a tener nel buon sentiero incominciato li vantaggi di quella casa ed il servizio della publica causa. Sopra questa materia accennai al mio ritorno, nell’eccellentissimo collegio, come il presidio di Porto, formato di milizie del duca sotto un capo di casa Canale, giá commissario della cavallaria, si trova a cavalliero di quello di Mantoa; in modo che, se si mutassero per qualunque accidente con la mutazion del possesso le massime, onde quei soccorsi, giá supplicati dal duca presente alla republica, si rendessero poco grati o troppo sospetti a chi comandasse, potrebbono dal presidio sudetto di Porto essere facilmente abbattuti e reietti, col maggior danno allora dell’interesse commune e del particolar ben vivo di questo serenissimo dominio.

In altri tempi, che il duca chiese due compagnie d’infanteria a Vostra Serenitá, per poner anche la detta fortezza di Porto con piena confidenza nelle mani della gente di lei, e che Ella, fermandosi in non voler estender li suoi soccorsi oltre il recinto di Mantoa, lo consigliò a sostener le sue proprie milizie, come ha fatto, non cadeva in considerazione, essendo in vita li doi prencipi figliuoli di Sua Altezza, il dubioso caso della mutazion di quel governo. Lo hanno riconosciuto Vostre Eccellenze, con l’ordinar ultimamente all’eccellentissimo signor generai Zorzi di cominciar ad insinuare a Sua Altezza il tenere taivoita cambiato quel suo presidio in Porto con parte delle loro milizie del presidio di Mantoa. Sará incombenza propria di questo eccellentissimo senato il tener l’occhio della sua singolare prudenza ben attento sopra quel gran posto, che, essendo alla banda del Veronese, riesce anco alla republica maggiormente geloso, per quel di piú che le parerá di andar col progresso del tempo e delle occasioni deliberando.

Sin quando segui la morte del primogenito dell’Altezza Sua, fecero spagnoli, prevedendo ciò che potesse succeder, spiccar