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RELAZIONE
del signor LAZARO MOCENIGO
RITORNATO DA GUIDO UBALDO DUCA DI URBINO
l’anno 1571
Serenissimo Principe, eccellentissimi e gravissimi signori,
dovend’io, secondo l’ordinario degli altri ambasciatori, far relazione a Vostra Serenitá e alle Vostre Signorie eccellentissime
di tutto quello che nella mia breve legazione al signor duca
d’Urbino ho possuto notare degno deh’intelligenza sua, mi sforzavo, accomodandomi alle presenti occorrenze, nelle quali non
è bene spendere il tempo inutilmente, di lasciar tutte le cose
superflue, di toccar, come si suol dire, solamente quelle delle
quali se ne possi avere facilmente cognizione, e, attendendo sopra ogni altra cosa alla brevitá, procurerò di appresentar alla
Serenitá Vostra e alle Vostre Signorie eccellentissime principalmente quelle, dalla notizia delle quali io pensi che si possi in
questi importantissimi bisogni trarne qualche giovamento.
Dirò adunque prima che Guido Ubaldo II Della Rovere, al
quale ha voluto Vostra Serenitá mandarmi suo ambasciatore,
è il quarto duca d’Urbino; perché il primo fu Federigo di Montefeltro, il secondo Guido Ubaldo suo figliolo, il terzo Francesco Maria Della Rovere, il quarto il presente Guido Ubaldo,
secondo di questo nome. Federigo fu ne’ primi anni della sua
gioventú adottato per figliolo da Guido Antonio signor d’Urbino,
il quale, avendo vissuto molti anni senza figlioli, disegnava
che Federigo dovesse restar erede del Stato suo; onde, vivendo
Federigo in quel Stato come persona che avesse a succedere