Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte I, 1916 – BEIC 1905987.djvu/126

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Ora pur mostrano ben intendersi con Perugia, poiché hanno condotto per suo gubernator generai el signor Malatesta, con dar la protezion a lui, fiolo, nepote e quel Stato, con promission etiam de prestarli aiuto nelli bisogni suoi; e tanto piti quanto per fiorentini fu molto tale union e fermezza, intervenendo etiam la unitá de Spoliti e Narni, per respeto de li presentanei moti de’ cesarei ne l’Abbruzzo e per ogni rispetto del papa. E da qualche uno che intende mi è sta’ geta’ qualche motto che non siano fiorentini senza qualche speranza che un di abbino ad impatronirsi del dominio di Perugia, come hanno fatto per li tempi passati de Arezzo, Pistoia, Prato ed altri lochi, delli quali si sono li fiorentini impatroniti cum questo mezo de tuorli in protezion e ponerli entro pressidi propri e sui. E questo, visto per il papa, è causa di remaricarsi e forsi di farle mozion, che si è divulgato el faci, con voler introdur in Perugia Brazzo Baglione. Dinotando a Vostra Serenitá che Perugia ha nella iurisdizione sua castelle da ioo e, computati li villaggi, in tutto da 200 e piú loci ; paga a l’anno al papa in recognizion fiorini 8000 de Camera da carlini 7 l’uno, che vien ad esser ducati d’oro 4000; pò aver de intrata scudi circa 34.000, de’quali paga li sui officiali della citá, il Studio, cioè dottori leggenti, perché è terra de Studio; paga etiam un barisello con 200 fanti. Pò far la citá pedoni da 3000, ed il contado altri 4000 in 5000. Ha case de parte famose 4, cioè Baglioni, Oddi, Penna, Segnorilli; ha etiam fameglie de nobili e signori de castelle per numero 15. È propinqua a Firenze miglia circa 80. Siena dista da Firenze miglia 40 al mezogiorno. È dominio molto contrario a Firenze, serva parte gibellina ed imperiai sopra ogni altro dominio di Toscana, sendo tolto in protezion da Cesare; e però è temuto da’ fiorentini, perché Cesare, quando sii per penetrar in Toscana, iudicasi non sia per far altra via salvo da Genova o da Siena. E però ora fiorentini molto dissimulano con senesi, tenendo etiam orator a Siena, e lo principiórno prima lor a mandar a Siena che senesi a Firenze. E lo principiórno a mandar, tolta la occasione dal moto del papa,