Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte I, 1916 – BEIC 1905987.djvu/185

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tempo e forse con poco frutto. Le dirò solamente che queste fortezze son tutte imperfette, perché a chi manca il terrapieno, a tal altra le mura, e qual è circondata da muraglia vecchia, e qual è senza fosso. E da questo Vostra Serenitá e le Signorie Vostre eccellentissime posson far giudizio quanto restano deboli ed imperfette, poiché Fiorenza, che tra le altre è reputata fortissima, ha ancor essa molte di queste imperfezioni, peroché è circondata la maggior parte da muraglie vecchie ed hanno pochi luoghi le fosse; talché Vostra Serenitá può conoscer da questo le fortezze del suo Stato, poiché vede che sono stimate quelle fortezze che per niun tempo posson stare al paragon delle sue. In tutte queste fortezze sue egli tiene pochissima guardia; anzi nella maggior parte di esse non tiene guardia alcuna in tempo di pace. Tiene solamente guardia di 100 spagnuoli nella cittadella del piano di Fiorenza, e nella fortezza di San Miniato 50 spagnuoli, nella fortezza di Livorno 50 spagnuoli, nella cittadella di Siena 80 italiani. Tiene poi alla guardia di qualche castello dove io e dove 15 fanti: talmente che in queste guardie spende pochissimi denari. Oltre di queste fortezze, che guardano d’ogn’intorno lo Stato di Sua Eccellenza, fa il duca, in tempo di guerra o di sospezione di guerra, una utile provisione per maggior securtá; perché, essendo il Sanese paese fertilissimo e per non dare commoditá di vettovaglie al nemico, ordina e fa inviolabilmente osservare che tutte le biade di ogni sorte siano ridotte nelle cittá e luoghi forti, dovendo il contado poi trarne per giornata

quella quantitá che fa bisogno: il che, se bene torna d’incommoditá al contado, è però di gran servigio al principe e di molta securtá al Stato, non lasciando commoditá di vettovaglie al nemico. Ma, perché, serenissimo Principe, il duca ha conosciuto che poco li valeriano queste fortezze per difendersi dalle forze esterne, se in casa non avesse acconnnodate le cose sue ed assicuratosi da maggior e piú vicin pericolo, però, avendo il principato di tanti popoli usi a viver in libertá, faziosi e desiderosi sempre di cose nuove, ha cercato con molta accortezza e con molta severitá levarsi dinanzi quei cittadini che poteano